La Grotta di Gradola, meglio conosciuta come Grotta Azzurra, è una grotta di natura carsica, costituita da diversi ambienti e cunicoli. L’unico visitabile è quello più grande, conosciuto come Duomo Azzurro. L’ambiente della Grotta è lungo circa 60 metri, largo 25 e profondo dai 14 ai 22 metri.
Grotta Azzurra di Capri: come si arriva
Quando il mare è calmo, l’ingresso della Grotta si trova ad un solo metro sopra il livello del mare. La visita avviene su piccole imbarcazioni che possono portare al massimo quattro persone alla volta e devono essere guidate da barcaioli esperti e autorizzati. Prima di entrare il barcaiolo chiede ai turisti di stendersi sul fondo della barca, afferra una catena che è attaccata alla parete rocciosa esterna e tira fino a darsi la spinta per entrare nella Grotta. L’ingresso è estremamente stretto e lo stesso barcaiolo deve molto velocemente stendersi sul fondo della barca per entrare.
Alla grotta si può arrivare a piedi, trovandosi a poca distanza dal centro di Anacapri, comune al quale appartiene. Una passeggiata di circa 3 chilometri conduce alla scalinata, con cui si scende al mare. A questa scalinata si può arrivare anche grazie ad un bus-navetta in partenza da Piazza della Pace. Una volta giunti al mare è necessario attendere in fila il proprio turno per salire sulla barchetta, che porta dentro la Grotta.
In alternativa, al porto di Marina Grande di Capri si possono acquistare direttamente i biglietti per la visita alla Grotta, che di solito si accompagna all’escursione in barca intorno all’isola di Capri. Da Marina Grande si può anche noleggiare una barca privata con inclusa visita guidata alla Grotta o ancora, se si è a Capri con la propria barca, la si può lasciare al largo e attendere un marinaio e la sua barchetta. La regola è sempre la stessa, ossia alla grotta è possibile accedere solo tramite piccole imbarcazioni e sempre guidati da marinai autorizzati.
Qual è l’orario migliore per visitare la Grotta Azzurra?
La Grotta è aperta da aprile a settembre dalle ore 9 alle ore 17, tempo e condizioni del mare permettendo. Il momento in assoluto ideale per la visita, ossia il momento in cui i riflessi della luce sono più intensi e i colori dell’acqua più vividi, è l’orario del pranzo, dalle 12 alle 14. La mattina è ugualmente una fascia oraria ottima per visitare la Grotta. Sconsigliato il pomeriggio dopo le 15, orario in cui il mare inizia ad ingrossarsi e le visite, per questo motivo, possono subire interruzioni; naturalmente sconsigliate le giornate nuvolose in cui non si potrebbe ammirare lo spettacolo delle acque azzurre a causa della mancanza della luce solare.
Nuotare nella Grotta Azzurra è vietato. È vietato innanzitutto l’ingresso a nuoto ed è vietato tuffarsi dalla barchetta durante la visita guidata. Anche se si potesse accedere a nuoto, è estremamente pericoloso, perché un’onda un po’ più grossa potrebbe causare al malcapitato di infrangersi contro la roccia.
Perchè la grotta è azzurra?
Il motivo per cui la Grotta è azzurra, e le acque presentano quel colore turchese così acceso, è frutto di un fenomeno molto particolare di riflessione della luce solare. In corrispondenza dell’ingresso ma sotto il livello del mare è presente una finestra, come un antico ingresso ormai sommerso da cui entra la luce del sole che viene poi filtrata dall’acqua e riflessa lasciando passare solo l’azzurro.
Grotta Azzurra di Capri: storia e leggenda
La Grotta era conosciuta già in epoca romana, è noto infatti che l’Imperatore Tiberio la utilizzasse come proprio ninfeo, ed era collegata ad una villa romana, la villa di Gradola da cui prende anche il nome, di cui oggi sono rimasti solo pochi resti.
All’interno della Grotta, infatti, furono ritrovate una statua di Poseidone e di altre creature marine, oggi conservate al Museo della Casa Rossa di Anacapri. In seguito alla caduta dell’Impero Romano, e per un lungo periodo, fu addirittura dimenticata dagli abitanti di Capri, perché una leggenda caprese la voleva abitata ed infestata da spiriti maligni, streghe e diavoli. Chiunque fosse entrato nella Grotta, e fosse per miracolo riuscito ad uscirne, ne sarebbe uscito privo di senno e ridotto alla follia.
La riscoperta della Grotta risale al 1826, quando il poeta August Kopisch e il pittore Ernesto Fries accompagnati dal marinaio caprese Angelo Ferraro decisero di tentare l’impresa ed entrare nella Grotta sfidando le leggende ancora circolanti al tempo. Il loro coraggio fu premiato dallo spettacolo che si trovarono di fronte e fu lo stesso Kopisch a definire Azzurra la meravigliosa grotta. Quel giorno del 1826 segnò la rinascita della fortuna della Grotta Azzurra e, per estensione, di tutta l’isola di Capri.