Isola principale delle Eolie, in provincia di Messina, Lipari è una delle sette perle della Sicilia tirrenica, insieme a Salina, Vulcano, Panarea, Stromboli, Filicudi e Alicudi.

I principali monumenti e le chiese di Lipari

Mare, natura, storia, arte e tanto divertimento, Lipari è il crocevia di tutti questi elementi, che la rendono l’isola la più appetibile dell’arcipelago delle Eolie. La prima tappa da fare durante l’itinerario turistico è presso il Belvedere di Quattrocchi, da cui ammirare un fantastico panorama, tra i faraglioni di Lipari e la vicina isola di Vulcano. Da visitare è poi anche il Castello di Lipari, con la sua cinta muraria, situato sulla sommità di una roccia vulcanica e al cui interno si trovano delle capanne risalenti all‘Età del Bronzo, la Cattedrale di San Bartolomeo, il Museo Eoliano “Bernabò Brea” e il Chiostro Normanno.

La Cattedrale di San Bartolomeo risale al XVI secolo ed è il luogo turistico principale dell’isola, situata nella zona centrale. Il Museo Eoliano “Luigi Bernabò Brea” è un museo archeologico che ospita al suo interno diverse sezioni: preistorica, epigrafica, classica, isole minori, vulcanologica e di paleontologia. Voluto da Ruggero II, il Chiostro Normanno è invece una struttura in pietra appartenente al monastero vicino, restaurato nel 1978.

Da visitare poi anche la Chiesa di San Giuseppe, risalente al Seicento e costruita sopra la cripta contenente le reliquie di San Bartolomeo, protettore delle Isole Eolie e patrono di Lipari. A Pianoconte, infine, si trovano le Terme di San Calogero, ormai chiuse ma note per le proprietà terapeutiche delle acque e per i reperti storici ivi presenti, tra cui resti micenei, romani e greci.

Il patrono di Lipari e protettore delle Eolie è San Bartolomeo, festeggiato ufficialmente dagli isolani il 24 agosto, in un appuntamento imperdibile che raccoglie a Lipari i fedeli di tutte le isole, che prendono parte alla famosa processione della statua di San Bartolomeo con il “vascelluzzo” (un reliquiario d’argento con al suo interno il prezioso “frammento di pelle” di San Bartolomeo), portati a spalla dalle confraternite. Al termine della festa, i presenti possono assistere agli spettacolari fuochi d’artificio sul mare.

Infine, dal punto di vista culinario, è necessario ricordare di assaggiare i dolci più famosi dell’isolale Nacatole e gli Spicchitedda. Le prime sono formate da una pasta esterna a base di farina, strutto, uova e zucchero e una interna composta da mandorle, zucchero, succo di mandarino e spezie. Gli Spicchitedda, invece, sono dolci tipici del periodo natalizio, il cui impasto è formato da farina, zucchero, vino cotto, strutto e aromi.

Lipari: le spiagge più suggestive

Tra le spiagge più affascinanti di Lipari, meritano una visita quella di Pietra Liscia, tra rocce bianchissime e mare turchese, sede di un vecchio edificio per la lavorazione della pietra pomice; Valle Muria, di origine vulcanica, con sabbia e ciottoli neri e rossi; la Spiaggia del Gabbiano, con la sua tipica natura incontaminata e immersa tra le montagne, raggiungibile esclusivamente in barca; la famosa Spiaggia di Canneto, sulla costa orientale, lunga e stretta, con tutti i servizi turistici ricettivi necessari; infine, la Spiaggia Papesca, ricca di cave di ossidiana e di pomice.

Come arrivare a Lipari

Lipari, e le altre Isole Eolie, sono comodamente raggiungibili via mare, grazie ai numerosi servizi di traghetti e aliscafi che collegano le isole con i porti di Milazzo, Messina, Reggio Calabria, Palermo e Napoli. Inoltre, sono disponibili anche dei collegamenti con aliscafi veloci da Salerno per Lipari.

In aereo e in treno, da tutti i più vicini aeroporti e dalle principali stazioni ferroviarie italiane è possibile giungere presso le città sopra menzionate e, da lì, usufruire poi dei servizi offerti dalle aziende private per il trasporto marittimo. L’approdo principale di Lipari è Marina Lunga, mentre Marina Corta è un piccolo porto di pescatori, con ristoranti e locali tipici.