Con la sua popolazione di poco meno di 300 abitanti stabili, che aumenta notevolmente nel periodo estivo, Panarea è la più piccola isola dell’arcipelago delle Eolie, facente parte del comune di Lipari e della provincia di Messina. Panarea forma con tutta una serie di piccole isolette un vero e proprio microarcipelago che si staglia tra Lipari e Stromboli. San Pietro, Ditella e Drauto sono i principali centri dell’isola di Panarìa, come la chiamano in dialetto siciliano.
I Giardini Termali di Panarea
Dal 1997 Panarea è un’area protetta dichiarata patrimonio dell’UNESCO, grazie all’istituzione della Riserva naturale orientata dell’Isola di Panarea e Scogli Viciniori. La natura vulcanica dell’isola si manifesta attraverso alcuni fenomeni, residui di attività vulcanica, come le fumarole e la presenza di alcune sorgenti termali, come quella che è situata vicino San Pietro, nei pressi di Punta di Peppe e Maria; qui l’acqua termale che sgorga ad una temperatura di circa 50° viene utilizzata a scopo terapeutico.
Lungo la spiaggia della Calcara è possibile scorgere le fumarole, che i siciliani chiamano “caldaie”, ossia vapori che fuoriescono dalle rocce a temperature di circa 100°. Altri fenomeni di origine vulcanica sottomarini sono osservabili dal ribollire dell’acqua tra le isole di Bottaro e Lisca Bianca.
Panarea: borghi e chiese
Tre sono i principali centri dell’isola, San Pietro, Ditella e Drauto. San Pietro, il porto principale dell’isola, è anche il centro più attivo dal punto di vista turistico. La contrada deve il nome al Santo protettore dell’isola, a cui è dedicata una festa che si svolge ogni anno nelle giornate del 28 e 29 giugno e che culmina con la processione in mare con la statua del Santo che viene messa su una barca.
È da qui che si dipanano i sentieri principali dell’isola, caratterizzata dalle tipiche abitazioni bianche in stile eoliano; è sempre nel centro di San Pietro che si trova il museo di Panarea con esposte sia testimonianze geologiche dell’isola, sia reperti di età neolitica provenienti dal villaggio preistorico di Capo Milazzese.
Partendo da San Pietro e procedendo verso nord, si incontra Ditella, una piccola contrada conosciuta per la Spiaggia della Calcara e le sue fumarole; andando verso sud, invece, si giunge a Drauto, dal nome del pirata turco Draught che utilizzò l’isola come ormeggio per le sue imbarcazioni. Drauto è famosa per il villaggio preistorico di Punta Milazzese e per alcune delle spiagge più belle di tutto l’arcipelago delle Eolie, come Cala degli Zimmari e Cala Junco.
La Chiesa di San Pietro è la chiesa più importante dell’isola; è da qui, infatti, che prende avvio la famosa processione in onore del Santo in occasione della festa annuale. La Chiesa dell’Assunta si trova lungo la strada che dal porto conduce a Ditella e risale al 1768. Restaurata recentemente, è caratteristica per la porta d’ingresso di colore azzurro.
Le spiagge di Panarea
Le spiagge di Panarea accontentano tutti i gusti, sia chi è in cerca di relax, sia chi è appassionato di snorkeling ed immersioni. Le spiagge accessibili, situate lungo la costa orientale e meridionale dell’isola, sono raggiungibili facilmente con una camminata a piedi dal centro dell’isola. La spiaggia di Zimmari si raggiunge dal centro andando in direzione sud verso Drauto; è l’unica spiaggia sabbiosa dell’isola ed è conosciuta come la “spiaggia rossa” per la tonalità che assume qui il terreno.
Attraversando la spiaggia di Zimmari e un’altra bellissima spiaggia che è Cala del Morto, si arriva a Cala Junco, una spiaggia costituita di grossi ciottoli. È una delle più famose dell’isola e una delle più frequentate d’estate; la sua peculiarità è quella di essere circondata da rocce che la chiudono creando una sorta di piscina naturale. Vale la pena vederla anche solo per il colore intenso dell’acqua, che copre la gamma di sfumature dal verde al turchese.
La spiaggia della Calcara è situata a nord dell’isola, a circa venti minuti da Ditella. È una delle più suggestive per via del fenomeno vulcanico delle fumarole che qui è attivo e che deriva dal trovarsi su un cratere preistorico; le fumarole determinano l’odore della spiaggia, i colori e il formarsi di fenditure nella roccia.
Come arrivare a Panarea
Si arriva a Panarea imbarcandosi da Lipari su traghetto o sul più veloce aliscafo, considerando che non si può traghettare l’automobile, dal momento che Panarea non ha vere e proprie strade ed è, in ogni caso, possibile visitarla a piedi, al massimo su scooter elettrici, o servendosi di golf-cart che fungono da taxi. Raggiungere le isole Eolie, è possibile partendo con un collegamento veloce in aliscafo da Salerno direttamente per Panarea.