La costiera amalfitana è costituita di tante località, tanti paesi diversi ma uniti dall’eccezionale privilegio di accogliere alcuni dei panorami, degli spettacoli e dei paesaggi tra i più belli al mondo. Vi offriamo un elenco di alcune delle bellezze naturali mozzafiato, che si possono ammirare, se si è in viaggio in costiera amalfitana.
Il vallone dei mulini a Sorrento
Il Vallone dei Mulini è una valle nata da un’eruzione dei Campi Flegrei; l’accumulo di detriti a seguito dell’eruzione insieme all’azione erosiva dell’acqua dei due ruscelli che attraversano la valle, il Casarlano e il Sant’Antonino, ne hanno determinato la conformazione. Nel corso del 1600 in questa valle fu costruito un mulino per la macinazione del grano, da cui deriva il nome, e una segheria. Ora questo sito è un luogo abbandonato, dove prolifera una fitta vegetazione, complice l’elevato tasso di umidità, e dove cresce la Phyllitis vulgaris, pianta rara appartenente alla famiglia delle felci. Per certo è un luogo suggestivo, tra i più fotografati da turisti provenienti da tutto il mondo, osservabile dall’alto dalla ringhiera di via Fuorimura a Sorrento.
La grotta dello smeraldo a Conca dei Marini
Nel comune di Conca dei Marini, non lontano da Amalfi, si trova la Grotta dello Smeraldo, una splendida grotta di natura carsica, che deve il suo nome al colore verde-azzurro acceso che caratterizza l’acqua, grazie al riflesso della luce del sole che entra da un’apertura sottomarina. La Grotta si può visitare attraverso un piccolo tour guidato in barca, che dura all’incirca mezz’ora. All’interno della grotta ci sono numerose stalattiti e stalagmiti, alcune delle quali si sono con il tempo unite insieme a formare delle imponenti colonne alte quasi dieci metri.
La valle delle ferriere ad Amalfi
Una riserva naturale incontaminata nel cuore di Amalfi, la Valle delle Ferriere prende il nome da un’antica ferriera di epoca medievale, di cui restano visibili le tracce. Il percorso, all’interno del Parco regionale dei Monti Lattari, parte da Pontone, una frazione di Scala, e scende verso Amalfi. Durante il percorso è possibile ammirare la Torre dello Ziro, una delle torri che domina Amalfi. L’itinerario attraverso la Valle delle Ferriere è della durata di circa 3 ore e di facile percorrenza, accessibile anche ai non esperti di trekking; il percorso si snoda nei boschi seguendo il percorso e le rapide del Rio Canneto.
Punta Campanella
L’area marina naturale protetta Punta Campanella è un’area protetta a salvaguardia di circa 40 km di costa e mare. È una riserva che ricade per metà nel comune di Massa Lubrense e per metà in quello di Positano. Il promontorio congiunge la penisola sorrentina con la costiera amalfitana. Si può arrivare a piedi tramite un percorso di 4 km da Termini, frazione di Massa Lubrense, all’estremità tirrenica del promontorio Punto Campanella, dove si trova una torre saracena, Torre Mozza, e i resti di un santuario alla dea Atena-Minerva. Punta Campanella è il luogo ideale per immersioni ed escursioni subacquee alla visita delle bellezze dei fondali rocciosi della riserva, tra cui alghe rosse, mesofili, coralli, madrepore e gorgonie.
Il sentiero degli Dei
A cavallo tra la costiera amalfitana e quella sorrentina si snoda un percorso escursionistico dal nome mitologico, il Sentiero degli dei, ossia il sentiero che secondo il mito attraversarono gli dei per salvare Ulisse dalle Sirene. Si tratta di un percorso che parte da Bomerano, frazione di Agerola e si conclude a Nocelle, sulla parte alta di Positano ai piedi del Monte Pertuso. In totale sono all’incirca 8-10 chilometri di cammino a seconda degli itinerari scelti, solitamente percorribili in un tempo che va dalle 3 alle 4 ore e mezza. Dall’alto quello che si offre alla vista è il panorama della Costiera e l’isola di Capri con i suoi faraglioni.
Il Fiordo di Furore
Dichiarato patrimonio Unesco, il fiordo di Furore non è solo un luogo incantevole della costiera amalfitana, ma è un paesaggio unico italiano, essendo i fiordi comunemente paesaggi tipici di paesi nordici. La spiaggia del fiordo è grande soli 25 metri e si raggiunge attraverso una stradina nella roccia, scendendo dal ponte che sovrasta il fiordo e su cui passa la Statale amalfitana. Come si può facilmente immaginare, lo scenario del fiordo è entrato in molte ambientazioni cinematografiche, tra cui il film “Amore” di Rossellini ed è stato la culla dell’amore del regista e di Anna Magnani.